
U.A. di Tarquinia. “
L’amministrazione dell’Università Agraria non ha avuto rispetto dei
diversamente abili, negando loro l’accesso alle aree di proprietà dell’Ente di
Via Garibaldi e facendosi restituire le chiavi degli accessi. Ci sono gli atti
a dimostrarlo”. Un tema caldo che aveva tenuto banco nelle scorse
settimane e che ora torna prepotentemente alla ribalta. Il gruppo Idea Sviluppo
trova una lettera di diniego a firma del presidente Sergio Borzacchi con tanto
di protocollo in risposta ad un utente diversamente abile che aveva chiesto,
come di consuetudine, l’accesso con i veicoli a motore alle proprietà
collettive gestite dall’ente. (
www.lextra.news)
Se a Tarquinia c’è chi frena…poco più a sud non va
sicuramente meglio.

“Ieri il consiglio comunale ha approvato
all’unanimità la delibera dell’amministrazione di Civitavecchia che riconosce la perizia
rilasciato dal perito incaricato dall’Amministrazione Comunale Alessandro Alebardi”. Inizia così
una nota del consigliere comunale dei Cinque Stelle, Emanuele La Rosa, che
sollecita la Regione Lazio a farsi parte attiva per risolvere il problema,
prendendo a spunto lo studio commissionato da Palazzo del Pincio e in base al
quale il territorio cittadino non è soggetto ad uso civico. Il consigliere
aggiunge poi che “Secondo questo studio
nel nostro territorio non esistono gli usi Civici, infatti il ricorso del 1990
aveva dei problemi seri che sono stati ammessi dallo stesso giudice nella
sentenza stessa. Quante volte deve
sbagliare la Regione prima di azzeccarne una? Veramente vuole prendere atto
della perizia dell’Università Agraria senza leggere e valutare quella del
Comune di Civitavecchia? Oppure ci ritroviamo davanti ad una Regione che,
sebbene in base al DPR 606/77 ha lei le competenze amministrative sugli Usi
Civici, decide di non far nulla?
Ricordo alla Regione che adesso siamo in un periodo
di interregno dove c’è una determina regionale che stabilisce dei confini e
l’agraria che ne certifica degli altri, quanto deve durare questo periodo di
transizione? La politica può fare ancora molto e la Regione ha modo di riparare
agli errori fatti nel 2013 operando così come ho suggerito, ma se proprio non
fosse d’accordo con la perizia del Comune di Civitavecchia, può ancora fare
moltissimo. (
trcgiornale.it)
Poco più ad Est qualcuno riesce a sorridere…
Ventinove ettari dell’ex Poligono di Santa Lucia-
Quarto Militare di Bracciano torneranno ad essere coltivati. Dopo un lungo iter
l’Università Agraria di Bracciano è riuscita finalmente nell’intento di
ottenere l’autorizzazione affinché almeno una parte del vasto ex Poligono,
compreso tra via Settevene Palo e via Castel Giuliano, potesse essere
coltivato.
"La soluzione
avanzata dall’Università Agraria – spiega ancora Bergodi, vice presidente dell'U.A. di Bracciano – è stata allora la
presentazione alla Regione Lazio di un progetto specifico. Dopo numerosi
incontri il risultato è stato ottenuto. Siamo riusciti ad ottenere che 29 dei
280 ettari complessivi del poligono potessero essere coltivati. La nostra
intenzione è arrivare ad ampliare ancora di più la superficie da mettere a
disposizione per la semina”. La autorizzazione è stata disposta dalla Regione
Lazio con la determinazione del 4 settembre 2018 n. G10829.
La superficie di 29 ettari sarà adibita ricavando
tre lotti di circa 10 ettari ciascuno da rendere disponibili agli utenti che ne
faranno richiesta attraverso una procedura di evidenza pubblica. Sarà permesso
seminare a rotazione colture tradizionali come cereali e leguminose. "
La vicenda dimostra che quando c’è volontà
e determinazione si può domare anche una burocrazia spesso assurda. Un
ringraziamento particolare va agli uffici regionali che hanno dimostrato di
voler collaborare attivamente guardando all’interesse collettivo”. (
baraondanews.it)
Andiamo ancora più ad Est...entriamo nel Salto-Cicolano...

Per gli utenti dell'ASBUC di S.Anatolia (Fraz. di Borgorose) deve essere stato davvero indigesto il fatto che le precedenti elezioni del 10 dicembre scorso per il rinnovo del CdA fossero andate nulle per mancato raggiungimento del quorum tanto che a marzo scorso si sono AUTOCONVOCATI per costituire un Comitato provvisorio dei cittadini e procedere alla nomina dei propri rappresentanti. Purtroppo quasi contemporaneamente anche la Regione Lazio provvedeva al Commissariamento dell'Ente e poi alla successiva nomina del Commissario Straordinario Regionale. Risultato?
Due Amministrazioni e un unica ASBUC. Non è mancata la diffida regionale all'annullamento degli atti ma resta il fatto che un numero considerevole di Università Agrarie e ASBUC sono ancora oggi commissariate e prive di Amministrazione legittimamente eletta.
Se Sparta piange, Atene non ride....riprendiamo così la rotta verso sud ed arriviamo a Gallicano nel Lazio...

L'U.A di Gallicano negli ultimi anni è stata oggetto di numerose quanti imbarazzanti vicende amministrative che hanno portato la Regione Lazio, nel gennaio scorso, a disporre il commissariamento dell'Ente, poi ulteriormente prorogato fino al prossimo 30 novembre.
Molte le vicende dicevamo su cui era oramai diventato impensabile non intervenire: dalla gestione del legnatico di uso civico (attualmente oggetto di accertamenti ed indagini da parte delle Autorità) alla "eccentrica" gestione del Frantoio oramai ridotto ad un mero deposito di risulta (e per il quale sono andati deserti ben due bandi ad evidenza pubblica) fino alla definitiva conclusione del tormentato iter giudiziario contro il Consorzio Strade con il quale il Commissario dell'U.A. ha definitivamente chiuso le numerose cartelle esattoriali, dopo aver affrontato spese legali da capogiro. Ma le questioni aperte sono ancora numerose, come le locazioni "a costo zero" di alcuni immobili o l'appalto di lavorazioni senza riscontro economico....e poi sarà il Bilancio sicuramente la ciliegina sulla torta!
CHE CAOS QUESTI ENTI AGRARI.......