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giovedì 17 luglio 2014

L'apicoltura è a rischio I produttori a convegno sui rischi dei pesticidi. Emergenza nel basso Lazio.

Al lupo al lupo. Campagna e veleni, l'apicoltura è a rischioRispettare le api giova anche alle persone: è quanto emerso da un convegno organizzato nei giorni scorsi a Poggio Mirteto dall'AralAssociazione regionale apicoltori Lazio, assieme a Comune e Istituto zooprofilattico. "L'apicoltore rispettoso mette in opera buone pratiche che garantiscono gli animali, proteggendo le popolazioni, lasciando loro una quantità sufficiente di miele ed evitando pericolosi stress", spiega Marcella Milito, biologa e tecnico di laboratorio all'Izps delle Regioni Lazio e Toscana di Roma.
A causa dell'uso sconsiderato di pesticidi, di cui l'Italia è portabandiera comunitario spargendo sul proprio territorio il 30% del totale utilizzato nella Ue, in aggiunta a cambiamenti climatici, patologie e, si sospetta, all'inquinamento elettromagnetico (cellulari e altri dispositivi), le api libere sono in via di estinzione. "Senza di esse  -  ricorda la Milito  -  non vi sarebbe l'impollinazione, indispensabile alla riproduzione delle piante, alle colture ortofrutticole, al foraggio. Oggi la maggior parte delle api è di allevamento".
Anche dalle nostre parti le api soffrono, benché la situazione sia migliore rispetto a regioni come l'Emilia Romagna, dove l'agricoltura intensiva ha già distrutto con i suoi veleni ogni biodiversità. "Ma siamo su una brutta china, urgono provvedimenti sulla diffusione dei pesticidi", spiega Vittorio Di Girolamo, presidente dell'Aral Lazio. "Stiamo inoltre lavorando con la Regione a una regolamentazione delle pratiche di impollinazione: soprattutto nel basso Lazio giungono da varie parti del mondo camion colmi di api, le quali, svolta la funzione che interessa agli agricoltori, vengono abbandonate a se stesse". Un destino amaro, perché, sradicate dai luoghi d'origine e perlopiù senza regina, non riescono a riorganizzarsi
 e muoiono. Secondo Di Girolamo, bisogna quindi operare una netta distinzione fra apicoltori e spregiudicati commercianti: "Seguendo le regole che tutelano animali e natura, i giovani possono trovare nell'apicoltura una valida attività e un nuovo stile di vita".

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