IMU agricola, chiarimenti dalle Finanze
Se il Comune non ha deliberato specifiche aliquote, come nella maggior parte dei casi, si applica l'aliquota standard del 7,6 per mille
Considerando l'approssimarsi della scadenza del 10 febbraio per il versamento dell'IMU sui terreni agricoli, con la Risoluzione 2/DF/2014 diffusa ieri dal dipartimento Finanze vengono forniti due importanti chiarimenti sui nuovi criteri previsti dal D.L. n. 4/2015 per distinguere chi paga e chi no. Viene precisato, in particolare, che i proprietari dei terreni tenuti al pagamento dell'"Imu agricola" dovranno tenere conto dell’aliquota standard del 7,6 per mille, tranne nei casi (rari) in cui i Comuni abbiano già deliberato aliquote specifiche per i terreni. Il secondo chiarimento fornito riguarda i Comuni «parzialmente montani», dove l’Imu non deve essere pagata dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali. Al riguardo, il Ministero precisa che l’esenzione dipenderà solo dalle caratteristiche del proprietario del terreno: i terreni concessi in affitto o in comodato a coltivatori diretti e Iap saranno soggetti all’Imu se il proprietario del terreno non ha le stesse qualifiche.
Fonte: Il Sole 24 Ore
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